Da Greta Thunberg all'impegno nel rione Libertà: sono i ragazzi del "Fridays for Future Bari"
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lunedì 27 gennaio 2025
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di Isabella Dentamaro - foto Giacomo Pepe
Bene, quello che sembrava un movimento passeggero è diventato nel frattempo una cosa molto seria. Quei giovani si sono infatti costituiti in associazione e un anno fa hanno anche ottenuto dal Comune una loro sede nel cuore del quartiere Libertà. Oggi si chiamano “Giustizia Climatica Ora – Fridays for Future Bari”, sono 7, hanno un’età tra i 22 e i 27 anni e si riuniscono all'interno del giardino Mimmo Bucci. Siamo andati a trovarli (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Percorrendo via Don Bosco giungiamo davanti all’entrata del giardino Mimmo Bucci, un parchetto che si trova alle spalle dell’Istituto Redentore. Accediamo e notiamo subito il chiosco che qualche anno fa fu la sede del “social pub” Lupi&Agnelli: un progetto durato solo poco tempo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come detto dal 19 aprile scorso questo piccolo edificio in muratura con vetrate è stato assegnato, per due anni, all’associazione “Giustizia Climatica Ora – Fridays for Future Bari”, che ha vinto l'avviso pubblico “Luoghi Comuni” promosso dalla Regione Puglia. Lo scopo del bando è quello di sostenere attività socio-culturali rivolto ai residenti del bistrattato rione Libertà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Visitiamo il chiosco, il cui arredo è realizzato con materiale riciclato. C’è un tavolo, alcuni scaffali e una piccola parete attrezzata dove sono collocati una raccolta di libri su temi ambientali e sociali, a libera disposizione dei frequentatori del parco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Infine, sulle pareti di vetro sono affisse le locandine che informano i cittadini degli eventi organizzati dall'associazione. L'area pertinenziale esterna è costituita da tavolini e sedute fisse in pietra con relativa tettoia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A venirci incontro sono il 22enne Flavio, il 27enne Massiliano e il 26enne Mattia, tre degli attivisti «Ci siamo costituiti come associazione nel dicembre del 2022 - ci dicono -: volevamo avere la possibilità di partecipare a bandi di finanziamento e avere il diritto di fare informazione ambientale nelle scuole. Poi abbiamo partecipato a Luoghi Comuni che ha cambiato completamente il focus della nostra attività da globale a locale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il motto dell’associazione è infatti “Non c'è giustizia climatica, senza giustizia sociale”. «Dalle manifestazioni di piazza rivolte al governo internazionale siamo passati ad occuparci di un quartiere “socialmente periferico” come il Libertà - sottolineano i due -. Un rione con pochissimi servizi, densamente popolato e con spiccata presenza multietnica».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra le iniziative dei giovani c’è stata la creazione di un orto urbano all’interno del giardino Mimmo Bucci, avvenuta con l’aiuto dell’associazione “Lan-Laboratori Architetture Naturali” che si occupa di rigenerazione e riciclo di materiali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Abbiamo piantato cavolo nero, finocchio, cicoria, fave, ceci e barbabietola - interviene Flavio -. L'importanza dell'orto è legato ai ragazzi che vivono questo parco, i quali hanno interesse a conoscere abitudini che vanno al di là della loro quotidianità. L'idea è che curando le piantine con impegno e costanza, vederle germogliare e coglierne i frutti, possa insegnare a crescere e a prendersi cura di sè stessi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra i vari progetti dell’associazione c’è quello di istituire delle “assemblee di quartiere”. «Vale a dire spazi di partecipazione democratica diretta in cui i residenti possono far valere le proprie istanze - precisano gli attivisti -. Vogliamo infatti creare legami saldi con gli abitanti del quartiere e per farlo è necessario conoscere i loro bisogni così da aiutarli a soddisfarli. Il tutto non dimenticando la nostra origine “verde”, sensibilizzando quindi i più giovani al tema a noi più caro: quello climatico-ambientale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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